La mia storia inizia due secoli fa

Ognuna delle mie parti porta con sé un retaggio: la più grande fu chiamata Celestino, in onore dei Padri Celestini; un’altra don Milano, in virtù di un’antica famiglia di Polistena; Lacco e Pirogallo in ricordo dei precedenti proprietari e infine Don Vincenzo, dal nome del prete domenicano che amministrava queste terre, nei tempi in cui gran parte della piana di Gioia Tauro apparteneva agli ordini monastici che vi si erano stabiliti.

Intorno al 1820, raggiunta la mia dimensione definitiva, Luigi mi dotò di un cuore pulsante: restaurò un vecchio trappeto e vi installò una ‘nuova macchina’, come all’epoca venivano chiamati i frantoi.

E da allora, generazione dopo generazione, sono stato accudito dai suoi discendenti e da chi lavorava con loro: ancora oggi molte famiglie si prendono cura di me e vivono dove i Gagliardi, con Luigi prima ed Enrico poi, costruirono una serie di case, la chiesa e un'asilo, e dove si sviluppò la piccola frazione di Taurianova che si chiama Amato.

In anni recenti le piante di olivo altissime, ottobratiche e sinopolesi, tipiche della piana, sono state educate e potate così da facilitare la raccolta delle olive con tecniche moderne e veloci, per far sì che la qualità del mio olio migliori sempre di più.